Nel libro “Il mio segno particolare” Michele D'Ignazio i tanti suoi segni particolari: la sua chioma cespugliosa, un viaggio dall’altra parte del mondo, i libri che ha amato e che lo hanno segnato, ma soprattutto svela il segno che è forse il più importante per lui: un mantello gigante che mi ha reso speciale, facendomi vivere tante avventure inaspettate ed emozionanti.
Secondo l'autore, raccontare è un vero superpotere, il più incredibile di tutti, perché raccontando si creano ponti tra le storie di ognuno di noi, si crea comunità. Dopo aver raccontato la sua storia, in tanti hanno iniziato a svelargli i loro segni particolari. E dietro ogni segno particolare c’è una storia, che ci ricorda la nostra unicità.
L’obiettivo del laboratorio di scrittura autobiografica condotto da Michele D'Ignazio è di cercare di guidare i partecipanti a raccontare i propri segni particolari, sia fisici che caratteriali, cercando di valorizzarli e di tirar fuori le storie che racchiudono. Raccoglieremo così tanti “chicchi di bellezza”, che possano dare vita ad un racconto collettivo, a più voci, per poter raccontare al meglio la bellezza di ogni particolarità.
Michele D’Ignazio pubblica libri con Rizzoli. I più conosciuti sono la serie long-seller di “Storia di una matita”, che ha conquistato tanti bambini, divenendo una delle letture di narrativa preferita nelle scuole, la trilogia di Babbo Natale, iniziata con “Il secondo lavoro di Babbo Natale”, tradotto in 12 lingue, “Pacunaimba”, un romanzo avventuroso alla scoperta del Brasile più nascosto, e l’autobiografico “Il mio segno particolare”.
Tanti i progetti paralleli alla scrittura: oltre ai numerosi incontri nelle scuole, dai suoi libri sono nati laboratori e spettacoli teatrali.
D’estate gestisce “Il Vicolo, Vineria” nel centro storico di San Nicola Arcella, sull’alto Tirreno calabrese, dove unisce la sua passione per il cibo, l’arte e la cultura.