Liberamente tratto dal romanzo autobiografico di Emi Mascagni
“Si inginocchi la più piccina”, lo spettacolo si pone l’obiettivo di raccontare in forma di monologo, guidato da elementi visivi come i pop up - di cui la compagnia ha già affrontato con successo la costruzione e l’utilizzo in precedenti allestimenti - la figura di Pietro Mascagni per il pubblico dei più piccoli. Il noto romanzo, narra dell’estate in cui il musicista si trasferì a Parigi per collaborare con Gabriele d’Annunzio alla creazione della Parisina. In quell’occasione, non potendo essere seguito dalla moglie per questioni di salute, Mascagni invitò la figlia a raggiungerlo per trascorrere assieme quei mesi di lavoro.
Il lungo racconto di Emi è dunque un diario della permanenza, attraverso il quale tratti intimi e personali della famosa figura del musicista emergono con sorprendente e affettuoso labronico tratto. Emi è una giovane ragazza, alle prese con due importanti personalità: il padre da un lato, esuberante, volitivo ma anche bisognoso di affetto sincero dei propri cari e il famoso scrittore, Gabriele d’Annunzio, che lei stessa ci narrerà come un riferimento letterario ricco di grande fascino, che colorerà il periodo di inventiva e scoperte inaspettate. Siamo a cavallo degli anni 20’ del secolo scorso , importanti trasformazioni stavano accadendo per le donne di quell’epoca, il ritmo del Charleston, il desiderio delle nuove generazioni femminili di liberarsi di un patriarcato opprimente, si fondono nel movimento di una personalità scandita al ritmo veloce della voglia di scoprire cose nuove, capire e sostenere quell’importante occasione di crescita che quel viaggio rappresento' la sua vita.
Lo spettacolo è però in fondo il racconto dolce e universale del rapporto tra un padre e una figlia, che ovunque possano trovarsi e qualunque biografia abbiano alle proprie spalle, resta un rapporto basato sulla complicità e il grande amore reciproco. Questa storia diventa così per noi un modo per celebrare la vis livornese, i rapporti tra generazioni, le importanti esperienze che accadono in gioventù e che vanno a costituire parte dell’adulto che saremo.
Un’occasione non per celebrare un Mito, ma per avvicinare il Mito a Tutti
Presentato come uno spettacolo ancora in preparazione, dal pubblico l'impressione è stata totalmente diversa: curato nei minimi dettagli, sia scenici che attoriali, bravissima Lisa che al suo debutto è stata decisamente all'altezza del compito affidatole!
Ephraim PepeLo spettacolo è stato originale e simpatico come tema. La scelta del costume ed acconciatura forse da rendere più attinente al periodo. L'attrice è stata brava a mantenere il ruolo in un monologo, forse semplicemente un pochino "acerba" nell'interpretazione. Ns. impressione che forse con meno "strilli" o "smanettamenti" tutto lo spettacolo avrebbe avuto un tono più caldo, familiare, confidenziale, visto anche l'argomento..... ma magari gli autori non cercavano questo aspetto e quindi va bene cosi.... Molto carina l'idea dei pop-up cartacei.
Simonini simone